Domenica XXXIII del Tempo Ordinario 17 novembre 2019
La speranza dei poveri non sarà mai delusa (Sal 9,19)
Le parole del salmo che il Papa ha scelto per sottolineare l’impegno di tutti i cristiani nel combattere la povertà richiamano ognuno di noi ad offrire speranza sia a chi si trova in difficoltà economica sia a coloro che soffrono per la solitudine o la malattia.
Se ricordiamo che Gesù ci dice “Beati i poveri” perché a loro appartiene il regno di Dio, allora ci sentiremo fortemente invitati ad incontrarli, conoscerli per camminare con loro verso la salvezza.
Il Papa invita ognuno di noi a individuare in ogni povero che incontriamo ciò di cui ha veramente bisogno, senza fermarsi alla semplice necessità materiale, ma cercando un vero dialogo fraterno. Il dialogo richiede tempo, cura, ascolto, attenzione anche allo spirito delle persone che incontriamo.
Dio si serve di tante strade e di innumerevoli strumenti per raggiungere il cuore delle persone. Si serve di noi quando condividiamo un po’ del nostro tempo, delle nostre risorse, della nostra fantasia per trovare soluzioni ai problemi dei nostri fratelli.
I nostri ragazzi ci ricordano che possiamo vincere la tristezza di un altro se condividiamo con lui i nostri pensieri e nostri sogni, ci dicono che giocare è bello, ma insieme è meglio. Ce lo dicono con le semplici frasi che hanno saputo scrivere.
Allora basta poco per restituire speranza: basta fermarsi, sorridere, ascoltare, riconoscere nell’altro il volto di Cristo.
Oggi vogliamo donare ad ogni famiglia un piccolo segno di speranza: una bustina di semi di erbe aromatiche, che potrete seminare o regalare a qualcuno cui volete augurare speranza. Il prezzemolo, il basilico o il timo saranno condimento per le pietanze, ma anche profumi che potranno diffondersi come si diffonde il bene.
Anche quest’anno vogliamo segnalarvi un bisogno particolare a cui verranno devolute le offerte che vorrete donare. Alcune famiglie della nostra parrocchia, infatti, sono in forte difficoltà economica a causa di gravi malattie che limitano fortemente la capacità lavorativa con le conseguenze facilmente immaginabili. Gli aiuti saranno raccolti dal parroco o dalla Caritas parrocchiale.
Non possiamo dimenticare che Gesù ci ha detto “Tutto quello che avrete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”