GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Nell’anno dedicato alla preghiera il tema di questa giornata, scelto da Papa Francesco, è tracciato da un antico autore sacro Ben Sira, autore del libro del Siracide. L’autore sacro dedica molto spazio alla preghiera come può fare un uomo che si è dedicato alla ricerca della sapienza fin dalla giovinezza. 
I poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio, a tal punto che, davanti alla loro sofferenza, Dio è “impaziente” fino a quando non ha reso loro giustizia. Dio conosce le sofferenze del suoi figli, perché è un Padre attento e premuroso verso tutti. Come Padre, si prende cura di quelli che ne hanno più bisogno: i poveri, gli emarginati, i sofferenti, i dimenticati…
Tuttavia, nessuno è escluso dal suo cuore, dal momento che, davanti a Lui, tutti siamo poveri e bisognosi. Tutti siamo mendicanti, perché senza Dio saremmo nulla. Non avremmo neppure la vita se Dio non ce l’avesse donata.
In questo anno dedicato alla preghiera, abbiamo bisogno di fare nostra la preghiera dei poveri e pregare insieme a loro. Tutto questo richiede un cuore umile, che abbia il coraggio di diventare mendicante. Un cuore pronto a riconoscersi povero e bisognoso.
I poveri hanno molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro.
“Siamo chiamati a scoprire Cristo in loro, a prestare ad essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarci attraverso di loro” (EG, 198).
Ci può guidare quanto diceva Madre Teresa di Calcutta: «Io sono soltanto una povera suora che prega. Pregando, Gesù mi mette nel cuore il suo amore e io vado a donarlo a tutti i poveri che incontro sul mio cammino. Pregate anche voi! Pregate, e vi accorgerete del poveri che avete accanto. Forse nello stesso pianerottolo della vostra abitazione. Forse anche nelle vostre case c’è chi aspetta il vostro amore. Pregate, e gli occhi si apriranno e il cuore si riempirà di amore» (Discorso all’Assemblea Generale dell’ONU, 26 ottobre 1985)

La preghiera deve essere accompagnata da atti di carità concreta per dimostrare la sua autenticità. Infatti, preghiera e azione si richiamano a vicenda: se la preghiera non si traduce in un’azione concreta, è vana; (…) però, la carità senza preghiera potrebbe ridursi a filantropia, che presto si esaurisce.
La Giomata Mondiale del Poveri è un’opportunità pastorale da non sottovalutare. Perché provoca ogni credente ad ascoltare la preghiera dei poveri, prendendo coscienza della loro presenza e necessità.

Nel rapporto su “povertà ed esclusione sociale 2024” presentato nei giorni scorsi da Caritas italiana si sottolinea che, mentre la povertà assoluta continua a essere su livelli record, vari e multiformi fenomeni di disagio sociale si affacciano sul panorama italiano. Alcuni sono di vecchia data ma continuano a colpire in modo particolarmente allarmante. Si pensi al problemi legati all’abitazione, all’accesso alle cure, le difficoltà di molti ad accedere a sostegni economici a causa della scarsità di risorse o della eccessiva burocrazia.
Eppure, nonostante le criticità che sfaldano il nostro vissuto quotidiano, si intravvedono nelle crepe dei fili d’erba verde, dei segnali di speranza, le tante riposte, opere e servizi messi in campo dalla Chiesa, dalla società civile, dall’associazionismo e dal volontariato, e che contribuiscono con il loro apporto a rendere più umano e dignitoso il nostro vivere.

Il Parroco e i volontari della Caritas Parrocchiale sono certi del sostegno della comunità che risponde sempre con generosità e tempestività alle richieste tuttavia si ritiene importante in quest’occasione privilegiata segnalare che anche nella nostra parrocchia i segni del disagio sociale si fanno sempre più evidenti con l’accresciuto numero di richieste di sostegno economico per bisogni primari come il sostegno per le cure, per il pagamento di spese legate all’istruzione, le spese per le utenze domestiche. Ci rivolgiamo quindi alla comunità e proponiamo di aiutare il nostro centro con il dono di alcuni alimenti che vadano ad integrare quanto riceviamo dal Banco alimentare secondo il calendario che vi proponiamo. Coloro vogliono aiutarci a sostenere economicamente le famiglie possono farlo tramite versamento sul conto corrente o donando offerte al Centro di Ascolto.

CONTO CORRENTE intestato CARITAS N.S. DI LOURDES 
IBAN: IT16H06085000000001260

Per informazioni o richieste potete chiamare o scrivere a 320 379 3188. Sarete chiamati

Don Paolo e i volontari del Centro di Ascolto

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